Giornata mondiale dell’acqua:
tre progetti ad alto tasso di innovazione per imparare a preservarla
Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, che il tema di quest’anno dedica alle acque sotterranee: “Groundwater – Making the invisible visible”.
Le acque sotterranee sono un tesoro preziosissimo per l’equilibrio dell’ecosistema e per le nostre vite, tanto che più del 75% delle acque potabili in Europa proviene dal sottosuolo. Nonostante ciò, sebbene le falde acquifere ci sembrino protette dall’inquinamento proprio perché si trovano sottoterra, l’acqua cosiddetta “invisibile” soffre ugualmente gli effetti del cambiamento climatico, anche se è più resiliente rispetto all’acqua superficiale.
Ecco tre progetti innovativi diretti a preservarla:
KARMA, coordinato dalla Germania, coinvolge Francia, Tunisia, Libano, Spagna e l’Università “Sapienza” di Roma per l’Italia e si concentra nell’area mediterranea, dove i geologi valutano costantemente la disponibilità e la qualità della risorsa idrica sotterranea nei massicci montuosi carsici. I serbatoi carsici, infatti, possono immagazzinare enormi quantità di acqua proveniente dalle precipitazioni e questo garantirebbe la disponibilità idrica durante i periodi di siccità.
FIT4REUSE è un progetto di ricerca italiano coordinato dall’Università di Bologna, al quale partecipano l’Università Politecnica delle Marche, Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Francia, Spagna, Tunisia, Grecia, Turchia e Israele.
L’obiettivo di FIT4REUSE sposa perfettamente il paradigma di economia circolare: colmare il divario tra il fabbisogno idrico delle colture e l’effettiva disponibilità di acqua, fornendo modalità di approvvigionamento idrico sicure, sostenibili e approvate nel bacino del Mediterraneo, che sfruttino risorse non convenzionali, come acque reflue depurate e acque desalinizzate, per l’utilizzo in agricoltura e per la ricarica degli acquiferi. I risultati finora raggiunti annoverano soluzioni innovative per il trattamento di acque reflue per uso irriguo, dissalazione delle acque, migliore efficienza nella depurazione e costi ridotti.
MEDWATERICE – Towards a sustainable water use in Mediterranean rice-based agro-ecosystems è un’altra iniziativa che vede coinvolti più enti italiani: l’Università degli Studi di Milano a coordinamento del progetto, Ente Nazionale Risi e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, oltre a Portogallo, Spagna, Egitto, Turchia e Israele.
Le colture che necessitano di una grande quantità d’acqua come il riso sono diventate critiche nei paesi dove la disponibilità è più scarsa, pertanto i ricercatori mirano a diminuirne i consumi per la coltivazione del riso e a elaborare nuove tecnologie per l’irrigazione. Un altro obiettivo è lo sviluppo di indicatori per misurare l’impatto ambientale, economico e sociale delle diverse gestioni irrigue. Al momento sono state individuate sette strategie irrigue alternative alla sommersione tradizionale, che sono in corso di sperimentazione in aziende pilota dei paesi partecipanti a MEDWATERICE.
Fonte: https://www.rinnovabili.it/ambiente/acqua/giornata-mondiale-dellacqua-2022/